Sole e medicina estetica: filler, biorivitalizzazione e PRX d’estate

Il sole rivitalizza il nostro corpo ed è un valido alleato per l’organismo. Ma può anche rappresentare una minaccia. Vediamo insieme rischi, benefici e quali trattamenti sono più indicati nella calda stagione.

Benefici del sole: dal sonno al buonumore

Il sole è alleato della nostra salute. Esporsi al sole per almeno 20 minuti al giorno dona infatti numerosi benefici al nostro organismo. I raggi solari:

● producono neurotrasmettitori fondamentali per il ritmo sonno-veglia, migliorando così la qualità del sonno;
● l’effetto sull’adipe è di scioglimento e il metabolismo si riattiva;
● sono tra i responsabili della produzione della vitamina D, fondamentale per il nostro sistema immunitario;
● effetto antinfiammatorio su alcune malattie della pelle come la psoriasi;
● chi ha problemi di acne in giovane età (o per l’utilizzo della mascherina), spesso trova sollievo nel vedere la propria
pelle più levigata quando è abbronzata;
● producono serotonina, un neurotrasmettitore noto anche come “ormone del buonumore“.

Una corretta esposizione al sole è la chiave

Seppur con attenzione, prendere il sole ha i suoi vantaggi. La cosa più importante è proteggersi dagli eventuali effetti dannosi con le dovute precauzioni. La pelle può reagire all’esposizione solare seccandosi e iniziando naturalmente a produrre sebo.
I primi accorgimenti e le soluzioni di base da adottare sono:

  1. Mettere la protezione solare e utilizzare creme prive di siliconi.
  2. Fare attenzione alle ore più calde, limitando orari e tempi di esposizione.
  3. Reidratare i liquidi persi, preservando l’acqua sulla superficie cutanea.
  4. Mantenere una sana alimentazione ricca di antiossidanti e carotenoidi.
  5. Indossare gli accessori giusti come cappello e occhiali da sole.

Come proteggersi? Barriere difensive contro i raggi UV

Come difendersi quindi? La SPF (Sun Protection Factor) protegge dai raggi UVB, principali responsabili dei danneggiamenti cutanei. Per intenderci, sono la causa di scottature ed eritemi. Queste conseguenze dell’esposizione solare provocano invecchiamento precoce e decadimento delle cellule epidermiche. Ovviamente ogni pelle ha una diversa sensibilità al sole. Le tipologie più fragili sono i fototipi chiari, ma anche quelli più scuri (o le pelli più resistenti) necessitano di un’alta protezione – 30 SPF – applicata con una certa frequenza e una certa abbondanza. Una volta assorbita la crema, i filtri fungono da barriera difensiva contro i raggi UV grazie a piccole particelle minerali che riflettono i raggi solari. Vi diamo anche una soffiata che potrebbe tornare utile: un valore protettivo inferiore a 15 SPF non scherma dai raggi UV. Meglio un’abbronzatura più lenta, ma più sana!

Falsi miti, stagioni fredde e viso protetto

Ma come funzionano i raggi UVA? Perché sono più pericolosi degli UVB? I dannosi raggi UVA sono in grado di passare attraverso il filtro delle nuvole. Ciò significa che colpiscono anche durante le stagioni fredde. Questi raggi possono raggiungere gli strati più profondi della nostra pelle oltrepassando diverse schermature. Ripararsi dai raggi solari non significa solo non scottarsi, ma evitare tante spiacevoli conseguenze. I danni non sono immediatamente visibili. I radicali liberi che vengono prodotti provocano un foto-invecchiamento, una pigmentazione discontinua del derma e inficiano sulla generazione di collagene ed elastina.

Un’alta protezione SPF in ogni stagione dell’anno è il nostro scudo contro invecchiamento precoce, rossori e reazioni allergiche. Un’abbronzatura invidiabile richiede una preparazione costante in autunno, inverno e primavera. Non solo al mare, ma anche in città, per difenderla da smog e inquinamento. Il viso ha bisogno di una protezione differente rispetto al resto del corpo. Il segreto? Applicare quotidianamente una crema con protezione solare, anche nei mesi più bui dell’inverno.

Soluzioni estetiche, trattamenti intensivi e intradermici

Fare attenzione alle ore più calde, proteggersi con SPF +50, idratarsi e mantenere una sana alimentazione sono sicuramente validi ausili. Ci sono però delle concrete soluzioni estetiche: trattamenti intensivi con PRX o intradermici come biorivitalizzazioni e bioristrutturanti.
Ad esempio, il filler è rinvigorente, è sicuro e poco invasivo. E sì, può essere effettuato anche d’estate. Certo è necessario stare qualche giorno lontano dal sole e poi esporsi seguendo gli stessi accorgimenti di cui abbiamo già parlato.

Un altro trattamento che non ha controindicazioni d’estate è la biorivitalizzazione, dal momento che non è una tecnica fotosensibilizzante. Anzi, è studiata appositamente per contrastare melasmi e macchie scure presenti sul viso e può essere effettuata proprio sulle zone maggiormente colpite e danneggiate dai raggi UV. Stimola la produzione di collagene ed elastina e ha un effetto preventivo, oltre che curativo.

Un’altra tecnica per curare le macchie cutanee è il PRX, un peeling composto da un mix di acidi. Tra i numerosi benefici, cura gli inestetismi cutanei provocati da un’errata esposizione al sole.
Il vantaggioso risultato di questi trattamenti è una pelle abbronzata in modo uniforme, ma soprattutto sana e al riparo dai segni del tempo, ispessimento, rughe, macchie, solchi, perdite di tono ed elasticità.

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