Lentigo, macchie, melasmi: cause e rimedi delle iperpigmentazioni cutanee

La medicina estetica offre varie soluzioni per attenuare ed eliminare le aree eccessivamente pigmentate di viso, collo e décolleté: in altre parole, le macchie scure che troviamo sulla pelle. Occorre però prima sapere di cosa si tratta, quali sono le cause scatenanti e gli strumenti di prevenzione per le macchie cutanee.

Lentigo e melasma: definizioni e differenza

Una delle principali conseguenze dell’invecchiamento cutaneo è la comparsa di spiacevoli macchie scure sul viso, le lentigo senili. Occorre fare una precisazione tra le lentigo (solari e senili) e quelli che vengono chiamati melasmi o cloasmi. I primi hanno una forma circolare e sono presenti su viso, mani e décolleté dopo i quarant’anni. I melasmi appaiono invece su fronte, labbro superiore e zigomi anche dopo i trenta.

Alcune persone hanno una predisposizione cutanea. Infatti, talvolta, esse sono dovute a un fattore genetico o ereditario, ovvero se qualcuno in famiglia ha efelidi e lentiggini. Quest’ultime sono spesso molto apprezzate perché denotano un segno particolare e contraddistintivo sul proprio volto, a differenza da chi le vede come un inestetismo cutaneo da attenuare o eliminare per una questione estetica o medica.

Cause delle macchie scure cutanee: problemi ormonali

Le macchie cutanee possono essere maggiormente visibili in specifici casi. Tra le principali cause ci sono quelle ormonali: i melasmi possono infatti apparire in gravidanza (cloasma gravidico), in menopausa, nell’adolescenza (provocati dall’acne), durante o dopo l’assunzione di farmaci anticoncezionali o fotosensibilizzanti oppure a seguito di problemi tiroidei.

I cloasmi da gravidanza possono essere temporanei e scomparire dopo il parto oppure restare definitivamente sul viso. La medesima cosa può verificarsi nelle macchie che compaiono a seguito di una malattia: i melasmi possono restare o andarsene dopo la guarigione. Nonostante le iperpigmentazioni si palesino principalmente per problemi ormonali tipici femminili, è bene ricordare che gli uomini non ne sono esclusi. I melanociti, responsabili della produzione della melanina, sono infatti presenti sia nelle donne che negli uomini. Il processo di eccessiva produzione di melanina può essere indotto anche da alcune patologie mediche, dalla comparsa degli effetti indesiderati di alcuni farmaci o dal contatto con sostanze chimiche. Per questo è sempre bene fare attenzione all’INCI di profumi o cosmetici e controllare che essi non contengano ingredienti incompatibili con la propria tipologia di pelle, soprattutto in caso di cute sensibile e soggetta a irritazione.

Macchie scure della pelle: prevenzione

Chi ha questa particolare problematica cutanea mostra sul viso chiazze e discromie e spesso ricorre a sieri antimacchie per schiarire o uniformare l’incarnato. Tali ausili sono validi se si ha costanza nella loro applicazione e si inizia a utilizzarli dalla prima comparsa di macchioline brune sul viso.

Tra le attività preventive a riguardo ci sono:

  • utilizzare cosmetici con un’alta protezione nei confronti dei raggi UV (per tutto l’anno);
  • bere molta acqua;
  • non esporsi al sole durante le ore più calde della giornata;
  • seguire un’alimentazione ricca di cibi antiossidanti.

Raggi solari e prima comparsa delle macchie cutanee

Più ci si espone al sole, più le macchie si accentuano. In questo caso parliamo di fotoaging o fotoinvecchiamento, cioè l’invecchiamento cutaneo causato dagli effetti collaterali dei raggi ultravioletti (emanati anche dai lettini solari abbronzanti). A volte non si assiste a una semplice intensificazione, ma è proprio il sole a causarne la comparsa. Esse vengono definite “lentigo solari” e hanno un colore tendente al nocciola (più chiare delle lentigo senili). Per questo, chi è ne è soggetto deve fare particolare attenzione ai raggi solari che ne intensificano il colore bruno. Tale accorgimento vale sia che ci si trovi al mare, in montagna oppure in città. In estate sono particolarmente visibili, mentre in inverno sembrano attenuarsi.

Gli effetti dannosi vengono aggravati dall’inquinamento o dal fumo. La loro sinergia provoca nella pelle un forte stress ossidativo, un danneggiamento delle fibre collagene e un acceleramento del processo di invecchiamento della pelle.

I rimedi della medicina estetica contro l’iperpigmentazione

Il trattamento dei melasmi varia a seconda delle cause sopracitate. La medicina estetica offre varie soluzioni per attenuare ed eliminare le aree eccessivamente pigmentate.

Il primo è il peeling, utile a ripristinare una carnagione chiara e luminosa su viso, collo e décolleté, che salva dagli effetti dannosi del foto e cronoaging. Per contrastare il fotoinvecchiamento viene consigliato anche il prx-t33, un peeling biorivitalizzante. Il peeling riduce i pori e controlla la produzione di sebo. Combatte l’acne attiva e ne riduce le cicatrici. È un trattamento esfoliante, non invasivo e indolore, che rimuove le cellule morte e stimola il derma. La grana della pelle risulta avere un aspetto visivamente migliore. La cute è più tonica, compatta ed elastica con un aspetto giovane e fresco. Il collagene è naturalmente stimolato e la pelle ristrutturata.

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