Pelle invecchiata dal sole? Come prevenire e rimediare al fotoaging

Prima di capire come riparare ai danni provocati dal fotoaging, dobbiamo conoscere il nostro “nemico”. A partire dai raggi UV, l’insidia maggiore per la nostra pelle quando ci esponiamo al sole. Saper conoscere i problemi, però, vuol dire anche saper trovare la soluzione e combattere il fotoaging in maniera efficace.

In che modo agiscono i raggi UV sulla pelle?

Conosciamo meglio il fotoinvecchiamento ed entriamo nel dettaglio delle modalità con cui agisce. Innanzitutto è bene considerare che esistono due tipi di raggi UV.

  • Luce UVA: è una forma di radiazione solare che danneggia la pelle a tutti i livelli, dallo strato superficiale (epidermide) fino alle profondità del derma. All’interno di questi strati sono interessate diverse parti della pelle, comprese le fibre di collagene ed elastina (che conferiscono alla pelle tonicità ed elasticità), le cellule epidermiche e i capillari, ovvero minuscoli vasi sanguigni.
  • Luce UVB: è un tipo di radiazione solare che irradia lo strato esterno della pelle. Gli UVB danneggiano il DNA nell’epidermide (sono quindi più potenti degli UVA) e possono causare il fotoinvecchiamento e la formazione di cellule precancerose (cheratosi attiniche).

Prevenire il fotoaging: l’importanza di una corretta informazione e della protezione solare

Le alterazioni cutanee causate dal fotoaging, che anticipano quelle fisiologiche dell’invecchiamento, truccando al rialzo la nostra età anagrafica, sono sempre più diffuse nella popolazione. Da un lato c’è il desiderio di avere un viso e un corpo abbronzati, che si traduce spesso nell’uso incontrollato di lampade e prodotti abbronzanti, dall’altro l’informazione sui danni che i raggi solari possono causare alla pelle è del tutto insufficiente e spesso scorretta

Oggi, con le opportunità che la medicina offre, si possono ridurre e anche eliminare i segni causati dal photoaging come per esempio le macchie solari grazie ai trattamenti BiosMed. In ogni caso, come dice il proverbio, prevenire è meglio che curare. Per questo prevenire i danni è il primo modo per combattere il fotoinvecchiamento

Prima di tutto non è mai troppo tardi per iniziare ad applicare in modo continuativo (e non solo quando andiamo al mare) una buona protezione solare. I dermatologi consigliano di utilizzare una crema solare ad ampio spettro, che è in grado di proteggere la pelle sia dai raggi UVA, sia da quelli UVB. Meglio scegliere un fattore di protezione solare (SPF) alto, almeno di 30 o superiore, e formule resistenti all’acqua. In spiaggia o in piscina è importante applicare più volte la protezione, indicativamente ogni due ore e comunque prima e dopo il bagno. 

Quando andare da uno specialista per contrastare il fotoaging cutaneo?

Se hai segni dovuti al fotoaging – compresi quelli legati alle scottature dell’infanzia – e desideri contrastarli in modo da riacquistare un aspetto naturalmente giovane e luminoso, innanzitutto evita il fai-da-te e le automedicazioni. Per combattere il fotoinvecchiamento cutaneo è fondamentale rivolgersi a degli specialisti che sappiano valutare l’entità del danno, informarti adeguatamente sull’effettivo stato di salute della tua pelle e consigliarti il piano di trattamenti adeguato alle tue specifiche esigenze.

Vuoi saperne di più sui trattamenti che BiosMed offre per combattere il fotoaging? Leggi questo articolo sulla Medicina Estetica Viso BiosMed

Dove puoi trovare BiosMed

BiosMed è presente in Lombardia a Milano, in Emilia-Romagna a Bologna e nel Lazio con sede a Roma.

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