Carbossiterapia Viso e Corpo: cos’è, quanto dura una seduta, quali sono i risultati?

La carbossiterapia è una tecnica che agisce concretamente sulla circolazione sanguigna, produce un’azione lipolitica e contribuisce a una migliore ossigenazione dei tessuti. Con la buccia d’arancia, ad esempio, è particolarmente efficace in abbinamento a trattamenti specifici come radiofrequenza, criolipolisi, mesoterapia o pressoterapia. Nello specifico, è indicata sia per cellulite negli stadi 1 e 2, sia per prevenirne la formazione nelle ragazze molto giovani.

Oltre a essere applicata ormai da tempo su diverse aree del corpo, la carbossiterapia si utilizza con successo anche per intervenire sugli inestetismi del viso. Come? Ad esempio per ridurre le occhiaie e contrastare la perdita dei capelli.

Come funziona la carbossiterapia?

La carbossiterapia è un trattamento che funziona iniettando nei tessuti ciò che le cellule del nostro organismo espellono naturalmente, cioè l’anidride carbonica. Sfruttando in modo pragmatico un meccanismo fisiologico, questa tecnica ottiene risultati positivi come il drenaggio dei liquidi e il miglioramento delle condizioni generali del tessuto. Proviamo a capire come.

Sappiamo che il nostro sistema circolatorio prevede due distinti flussi sanguigni: 

  • un flusso di sangue arterioso, che trasporta ossigeno e nutrimento a tutti i tessuti;
  • un flusso di sangue venoso, che trasporta via anidride carbonica e rifiuti dai nostri tessuti. 

Con questo metodo, l’anidride carbonica si inietta attraverso un ago sottile nell’ipoderma. Così facendo, il sistema circolatorio reagisce e intensifica gli sforzi per smaltirla. Se la zona in cui viene immessa l’anidride carbonica è caratterizzata da una cattiva microcircolazione, la sua presenza stimolerà proprio il microcircolo, che tenterà in ogni modo di eliminarla.

Non è tutto: la CO2 causa inoltre una riduzione delle arteriole, che provoca a sua volta un incremento del flusso sanguigno e può comportare lo scioglimento o disgregazione dei grassi.

Carbossiterapia: una tecnica in evoluzione

L’anidride carbonica cominciò a essere impiegata in ambito medico nel 1932, presso le terme francesi di Royat, a Clermont-Ferrand. Qui venne sperimentato per la prima volta il potenziale terapeutico della CO2 per la cura di diverse patologie. I pazienti con disturbi vascolari assumevano infatti anidride carbonica durante i bagni assorbendola attraverso la cute e con infiltrazioni sottocutanee.

All’epoca non si parlava ancora di carbossiterapia, ma di “terapia mediante anidride carbonica per via transcutanea o sottocutanea”. Il termine fu coniato da Luigi Parassoni, che lo utilizzò per la prima volta nel 1995 durante il XVI Congresso Nazionale di Medicina Estetica.

Oggi la carbossiterapia ha diversi campi di applicazione:

  • cellulite
  • lassità cutanea
  • gonfiore
  • adiposità localizzate
  • smagliature
  • ulcere
  • psoriasi
  • alopecia.

Macchinari sempre più avanzati

Le iniezioni di anidride carbonica agiscono a livello sottocutaneo. La CO2 passa attraverso il sangue e viene eliminata per via respiratoria. In questo passaggio attraverso il corpo, i livelli coinvolti sono tre: vascolare, adipocitario e cellulare

Il trattamento utilizza un particolare apparecchio con serbatoio dotato di flussimetro, e si effettua attraverso aghi sottilissimi monouso del diametro di 0,3 mm. Gli aghi sono collegati al tubo del macchinario su cui il medico tara la velocità e la quantità di gas da iniettare nelle specifiche aree. 

Il gas scorre nel sangue e viene eliminato per via respiratoria. Durante il suo passaggio, l’anidride carbonica provoca la dilatazione delle arteriole generando un aumento del flusso ematico nel microcircolo capillare. Questo a sua volta produce:

  • un effetto lipolitico diretto e indiretto per l’aumento della disponibilità di ossigeno nei tessuti;
  • la riattivazione del metabolismo cellulare;
  • la stimolazione dell’attività dei fibroblasti (responsabili della produzione di elastina, collagene e acido ialuronico con effetto anti-age);
  • il drenaggio dei liquidi in eccesso;
  • lo smaltimento delle tossine.

I benefici della carbossiterapia: corpo, viso e capelli

La carbossiterapia corpo è un trattamento iniettivo che utilizza l’anidride carbonica a scopo terapeutico, sia per combattere problemi circolatori, sia per contrastare gli inestetismi cutanei

Combatte gli effetti della cellulite e agisce sulle adiposità localizzate post-dimagrimento, in particolare su braccia, cosce e addome. È ottima sulle smagliature e le cicatrici chirurgiche. La lista dei benefici è davvero lunga: è efficace in caso di insufficienza venosa, favorisce il trattamento di ulcere, contrasta il rilassamento cutaneo e l’invecchiamento della pelle. Non solo: la carbossiterapia si utilizza anche in zone più delicate, come nelle terapie di ringiovanimento vulvare o per curare la disfunzione erettile

La carbossiterapia viso, dal canto suo:

  • dona luminosità a un colorito spento;
  • migliora i difetti di una grana evidente;
  • agisce sul tono muscolare;
  • corregge le imperfezioni della pelle;
  • contrasta la secchezza, la formazione di rughe e l’invecchiamento cutaneo;
  • ha un effetto depurativo, perché contribuisce a smaltire le tossine.

Stiamo parlando di una terapia che trova sempre più spazio nel mondo tricologico. La carbossiterapia capelli utilizza infatti l’anidride carbonica a scopo terapeutico per contrastare la caduta dei capelli, l’alopecia e la calvizie.

Quanto dura una seduta di carbossiterapia?

Mediamente una seduta dura dai 20 ai 40 minuti. Il tempo non è sempre lo stesso, perché può variare in base al disturbo e alle dimensioni dell’area da trattare.

Un trattamento completo prevede circa 10 sedute, ma a volte possono essere necessari anche più appuntamenti. Di solito la cadenza degli incontri presso il centro di medicina estetica è settimanale. I primi risultati tangibili iniziano ad apprezzarsi di norma dopo 4 o 5 sedute.

Vuoi saperne di più? Puoi usufruire della carbossiterapia in tutte le cliniche BiosMed.

Dove trovare le nostre cliniche

BiosMed è presente in Lombardia a Milano, in Emilia-Romagna a Bologna e nel Lazio con sede a Roma.

BOLOGNA – Viale Pietro Pietramellara, 5b

MILANO – Via San Gregorio, 10

ROMA – Via Aquilonia, 97

Indice